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Agamennone

  • Immagine del redattore: Arianna Manto
    Arianna Manto
  • 18 apr 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

Per la felicità di alcuni valorosi lettori maschietti e per la par condicio , questa settimana voglio parlarvi di un prode guerriero, fra i più famosi che parteciparono alla guerra di Troia: Agamennone.

Caso vuole, che qualche giorno fa io vi abbia raccontato della ragione per la quale la guerra scoppiò e qualora voleste arricchire la vostra cultura in quanto ad alberi genealogici, vi dico già che Agamennone sarebbe il cognato di quella Elena lì.



Agamennone lo immagino come un uomo superbo, spocchioso e brutto, sì, anche brutto.

Un ci mancava nenti. [1]

[1] Non gli mancava niente.


Insomma, per recuperare l'onore del fratello perduto, questa guerra si doveva fare. Ormai sapete benissimo che in Grecia non si muove una foglia senza aver consultato indovini, oracoli e chi più ne ha più ne metta, figuriamoci per una guerra! Consultato l'oracolo e sviscerati una serie di volatili, ( l'aruspicina era una pratica divinatoria etrusca, ereditata dai greci) si capì subito che sarebbe stato impossibile partire senza aver espiato una colpa. Ovviamente di chi era la colpa? Di Agamennone che superbo e sprezzante com'era aveva osato offendere la dea Artemide.

Step numero uno per la partenza: celebrare un sacrificio agli dei;

in questo caso, però, la dea Artemide non si accontentava di un animaletto qualunque, le colpe di Agamennone sarebbero state perdonate solo se avesse sacrificato la figlia Ifigenia.

Come avrebbe potuto un padre spingersi a tanto?

Agamennone si fece presto convincere che fosse la cosa giusta da fare e per portare a termine il suo pianò, ordì anche un bell'imbroglio: fece credere alla moglie, Clitemnestra, che la figlia si sarebbe dovuta sposare con Achille prima della partenza, questo sarebbe servito da buon auspicio.

Clitemnè, la muglieri, iu un sacciu mancu si tornu di sta guerra. Maritamu sta figlia, almeno mi godu sta gioia, un si ponnu sapiri mai li cosi di la vita!Achille è bona partitu... [2]

[2] Clitemnè, moglie cara, io non so nemmeno se torno da questa guerra. Sposiamo nostra figlia, almeno mi godo questa gioia, non possiamo sapere come andranno le cose! Achille è un buon pretendente...


Clitemnestra impietosita dalle parole del marito, si lasciò coinvolgere nello scellerato piano, inconsapevole di tutto, e affrettò i preparativi delle nozze di Ifigenia.

Arrivato il giorno delle nozze, la fanciulla, bella cunzata a festa [3], fu condotta su una rupe e lì si accorse subito che il padre non aveva fatto allestire un altare per le sue nozze, ma per un sacrificio.

[3] Vestita per come si addice ad una festa.

Ifigenia non si oppose alla scelleratezza del padre, ma Clitemnestra non poteva credere ai propri occhi:

Disgraziatu, sdissangatu e malazionario! A to figlia aviatu ad ammazzarsi pi accuntintari a chidd'atru nutuli di to frati Menelao? Dicci ca si la va piglia iddu a chissà Elena si ci piaci. Pi jucari a li soldatini cu l'amichetti to, ti jucasti a me figlia! Mai, mai ti perdonerò! [4]

[4] Disgraziato, senza considerazione per i vincoli di parentela e dalle cattive azioni. Dovevi uccidere tua figlia per accontentare quell'altro mezzo uomo di tuo fratello Menelao? Digli che vada lui a prendersi Elena se tanto gli piace. Per giocare al soldatino con i tuoi amici, ti sei giocato mia figlia! Mai, non ti perdonerò mai!


Con i peggiori spergiuri da parte di Clitemnestra, la flotta Greca partì per Troia.

Una guerra che sembrava così semplice da risolvere,perchè poteva contare sull'appoggio degli interi eserciti greci, si rivelò lunga ed estenuante. Passarono 10 inesorabili anni, magari, vi racconterò presto di come andarono le sorti della guerra, di quanti e quali furono gli stratagemmi che portano alla vittoria dei greci, intanto, vi basti sapere che, nonostante tutto, i greci vinsero.

Agamennone, giusto per non farsi mai mancare nulla, portò con se a Micene come schiava la povera Cassandra. Vi ricorderete della bella profetessa sorella di Paride ed Ettore.

Il nostro superbo re pensava davvero di poter avere tutto: la gloria, l'onore, l'appoggio degli dei e una vita felice, ma un po' come spesso fanno gli uomini, aveva sottovalutato la moglie.

Clitemnestra, infatti, aveva già preparato una bella accoglienza per il marito, che nel frattempo aveva sostituito con il suo nuovo amante: Egisto.

Giunto alle porte di Micene, Cassandra profetizzò:

Agamennone, t'ha fatto lu spertu caro mio, ma to muglieri ti sta priparannu na festaaaa ca mancu ti la immagini, chi muglieri devota! Chiddu chi un ti ficiru a Troia, ti farà idda. Mi dispiaci sulu ca c'andrò pi lu mezzo iu! [5]

[5] Agamennone, finora hai fatto il gradasso, caro mio, ma tua moglie ti sta preparando una festa che proprio non immagini, che moglie devota! Quello che non ti hanno fatto a Troia, presto lo farà lei. Mi dispiace soltanto che sarò coinvolta anch'io.


Figuriamoci se Agamennone si curava delle parole di Cassandra:

Oh bedda Matri, mi l'avia scurdatu ca si n'aceddu di lu malaguriu! A zittuti tecchia, di Troia a cca lu cervello a passiari t'ha purtaru, chiacchiaria e chiacchiaria, a mai ti stanchi? Cu m'ava a fari nenti? Turnavu vincitore, tutti cosi si scurdaru. [6]

[6] Oh mamma mia! Avevo dimenticato quanto fossi un uccello del malaugurio! Stai un attimo zitta, da Troia a qua non hai fatto altro che parlare, mi va in fiamme in cervello! Parla e parla, non ti stanchi mai? Chi dovrebbe Farmi del male? Sono tornato vincitore, hanno dimenticato tutto.


Clitemnestra diciamo che non la pensava proprio così, odiava già a sufficienza il marito per averle strappato la figlia in tenera età, ma quando lo vide rientrare a Micene con un'altra donna al suo fianco, la sua ira si accese di una fiamma ancora più viva, che però riuscì a celare per portare a termine la sua vendetta.


Uuuuuh! Chi sugnu cuntenta! Me maritu turnà! Bentornato lu maritu, deci anni avi chi t'aspettu, impaziente proprio hai statu di vidiri sta bedda facci di ca...rezze chi ha! E sta bella ragazza? Chi avemu ospiti? benvenuta anche a te, gioiello! Amunì Agamennone, ti fici priparari un bagnu, ca dopu 10 anni di combattimenti, feti lu maritu! [7]

[7]Uuuh come sono contenta! é tornato mio marito! Bentornato marito mio, ti aspetto da dieci anni, sono stata proprio impaziente di vedere questa bella faccia di ca...rezze che hai! Ma vedo che abbiamo ospiti! Benvenuta anche a te, gioiello! Andiamo Agamennone, ti ho fatto preparare un bagno, dopo 10 anni di combattimenti, fai una puzza!


Presto detto, presto fatto. Agamennone si infilò nella sua vasca soddisfatto, felice per il destino che gli era toccato e per quella moglie che era riuscita a dimenticare il torto subìto ed era così brava ad accudire ed obbedire. Povero illuso! Alle sue spalle entrò presto Clitemnestra con il suo amante, Egisto, e senza lasciare che proferisse una sola parola, uccise in un colpo solo il marito, lasciandolo esanime in un bagno di sangue.

Ben gli sta!


Non fraintendetemi, non sto giustificando un omicidio, dico soltanto che, a volte, come nel caso del nostro Agamennone, bisognerebbe ricordarsi che non siamo infallibili, che la ruota gira e che anche quando tutto sembra andare per il verso giusto, potrebbe arrivare un fulmine a ciel sereno.

La tracotanza è un delitto ancora punibile. Anche quando la fortuna è dalla vostra, guardatevi le spalle, la vostra Clitemnestra potrebbe essere all'agguato.








 
 
 

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