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  • Immagine del redattoreArianna Manto

Apollo e Artemide

Aggiornamento: 12 giu 2018

Questa settimana avevo deciso, sotto vostro consiglio, di parlarvi di Artemide, poi mi sono detta che vi ho già raccontato di tante coppie ma mai di una coppia di fratelli.

Così ho pensato a due fratelli divini davvero molto noti: Apollo ed Artemide.



Se di solito quella ad essere sempre certa è la madre, nella mitologia greca, date le numerose scappatelle di Zeus, potremmo dire che ad essere sempre certo sia il padre. Infatti, i due gemelli sono proprio figli di Zeus. Anche questa volta il signore dell'Olimpo invaghitosi di una bella fanciulla, non potè far a meno di unirsi con lei.

La mal capitata in questione è Leto, figlia dei Titani Ceo e Febe. Ma avete già conosciuto la signora dell'Olimpo, Era, e sicuramente avrete capito che non ci aveva fatto proprio l'abitudine ai continui tradimenti del marito. Così, anche questa volta, appresa la notizia della gravidanza di Leto, cercò un modo per lenire il suo orgoglio ferito.

E Quale fu il miglior modo se non quello di evitare che la povera Leto partorisse?

Leto incinta di due gemelli si trovò a vagare per la Grecia in cerca di un posto per poter partorire e, come se non bastasse, inseguita da Pitone, un serpente assoldato da Era per renderle la vita impossibile. Pensate che addirittura si dice che Era rapì Ilizia, la dea del parto, pur di impedire la nascita dei gemelli.

Insomma, stu tradimento un ci calava! [1]

[1] Insomma, questo tradimento non le andava giù.


Giunti a questo punto, anche gli dei dell'Olimpo si sentirono in dovere di fare qualcosa.

Va bene la gelosia, ma che colpa poteva averne la povera Leto? La colpa era semmai di quel provolone divino che non sapeva controllare i propri istinti. Così, mossi da un'inaspetta bontà d'animo si recarono da Era:

Era, cara mia, ma giustu ti pari stu show chi sta facennu? Dra poverina di Leto nun avi abbentu! Lassala in paci e pigliatilla cu to maritu na vota e pi sempri! O va nti Atena, dea della giustizia, e ci chiedi un divorzio divino, sinnò ti l'ha annacari per l'eternità! [2]

[2] Era, mia cara, ti sembra giusto lo spettacolo che stai dando? La povera Leto non ha un attimo di pace. Lasciala stare e prenditela con tuo marito per una volta! O vai da Atena, dea della giustizia, e le chiedi un divorzio divino, altrimenti te lo tieni per l'eternità!


Facendosi una grassa risata la dea rispose:

Bella chista... e a mia chi mi ni veni si la lassu in paci? [3]

[3] Bella questa...e io che ci guadagno se la lascio in pace?


A quel punto, gli dei capirono che Era si sarebbe anche lasciata corrompere e che il suo vero desiderio fosse quello di primeggiare, così puntarono al lato debole di ogni donna: la vanità.

Senti, Era, natri vinnimu pi mettiri paci e in segno di sta paci to maritu Zeus talè chi ti manna: na bella collana di ambra di 9 metri...chi è cosa di tutti? Avanti, accetta sta collana e scordatillu, Leto non c'entra... falla partorire ca sta scoppiannu mischina! [4]

[4] Senti, Era, noi siamo venuti per arrivare ad una pace ed in segno di questa tuo marito Zeus guarda cosa ti ha mandato: una bella collana di ambra di 9 metri...non è un oggetto che possono avere tutti. Su, accetta la collana e dimentica, Leto non c'entra... lasciala partorire la poverina, sta scoppiando!


Per vanità, debolezza o per astuzia, perchè no, Era accettò le condizioni.

Indossata la collana, lasciò che Leto partorisse i due gemelli e dopo un lungo peregrinare i due piccoli vennero alla luce sull'isola di Delo ai piedi del monte Cinto.

La prima a venire alla luce dei due fu Artemide, che venuta fuori già in formato maxi fatta e finita , si dice che addirittura aiutò la madre nel partorire il fratello Apollo.


Apollo non molto tempo dopo uccise il serpente Pitone che per lungo tempo aveva insidiato la madre e si era rifugiato a Delfi. Dopo aver vendicato la madre, l'isola di Delo fu a lui consacrata, peril momento vi basti sapere questo, vi racconterò dei primi passi mossi dal giovane Apollo. Artemide, invece, a soli tre anni, a quanto si dice, chiese al padre di rimanere eternamente vergine e di poter vagabondare tranquilla per i boschi. Scelta prematura, ma forse aveva già capito tutto!


Per il momento vi ho raccontato della nascita di queste due grandi divinità, più in là vi racconterò anche le loro vicende, ma ho voluto parlarvene proprio perchè credo sia un evento paradigmatico. Chi se lo sarebbe mai aspettato che anche due grandi divinità come loro ancor prima di nascere abbiano affrontato così tanti ostacoli? Allora è il caso di dirlo: PER ASPERA AD ASTRA. Anche le divinità non hanno avuto vita semplice, ma questo non ha impedito loro di brillare come astri.

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